We Were Writers

ho guardato “Balla coi Lupi” almeno 10 volte, un po perchè è il mio film preferito un po perchè la mia memoria rimuove e archivia cosi dopo sei mesi quelle scene sono già nel dimenticatoio

solo riguardando ricordo di saperlo praticamente a memoria (la mia scena preferita è quella del macinino da caffè) ma è sempre una scoperta di immagini e dettagli

questo mi succede pure guardando foto di pezzi e forse per questo ho deciso di archiviare in modo meticoloso e ordinato la mia collezione di scatti

alla bisogna sfoglio la mia gallery ed è come se quei ricordi venissero fuori dal freezer, la coltre di ghiaccio che li copre si scioglie velocemente e appare il colore originale se non addirittura le sensazioni e il suono delle risate

ieri è rientrata Laura portando una foto ritrovata in qualche suo vecchio diario, quando eravamo ragazzini ed io la corteggiavo regalandole le mie scritte ❤

cosi ho ritrovato questo vecchio pezzo da me completamente scordato: ero a Sesto assieme al “Sobre” e avevo scritto “ma dove stai andando?!” rivolto a quanti pirla passavano in quella vietta senza sapere di essere in una strada chiusa.

oggi non mi piacciono le scritte dove le minuscole si mischiano alle maiuscole ma in questo “WHeRe ARe You GoiNG” funziona bene cosi come la tag NBW su quello scaldabagno abbandonato ma da noi usato come scaletta

il design del pezzo è ancora bello dinamico e sinceramente non riesco più a fare outline cosi “spacchiuse”, i colori credo fossero plata cromada e violeta vampiro ma si confonde col blk del passpartout.

eravamo appena tornati da Ibiza: Yo, Ale Sobre e Mirco Fube, in tenda, senza soldi (ero pure minorenne..) però conoscevamo tutti i colori in spagnolo perchè le bombolette montana anni 90 arrivavano da barcellona:Amarillo claro, rojo fiebre, azul caribe..

oggi mi accontento di guardare le foto avanzate, quelle storte e flashate, perchè sono chiavi per aprire vecchi ricordi annebbiati dal fumo di mille canne e tanti anni..

le foto belle le spedivamo alle fanze oppure le portavamo al colorificio dei writers, dove avevamo cura di attaccarle al muro sapendo che sarebbero state viste da tanti e poi qualcuno avrebbe buttato nel cestino a fine mese facendo pulizia,

era una sorta di social network “ante litteram”, ti piazzavi li a guardare i pezzi di altri scorrendo dozzine di scritte sul muro come oggi facciamo sulle “stories” sapendo che la prossima volta non avresti trovato le stesse.

i più attenti potevano intuire addirittura in quale deposito era stata fatta la scritta solo guardando modello di treno e altezza del pannello sul finestrino, piuttosto che i dettagli (un lampione, il muretto)

io andavo spesso a Paderno perchè li cera Dumbo a vendere i colori e spesso trovavi altri “lordz” a fare plaza, prendevi gli spray e poi subito verso la stazione del treno a piazzare qualche tag,

come prima ancora alla vecchia di cologno dove potevi seguire il fiume di scritte uscito dalla metro di cologno centro e trovavi sempre qualcuno davanti al colorificio a piazzare, aspettando di incrociare altri writer (per uno scazzo oppure per fare tag)

ma eravamo più stronzi noi a fare le scritte oppure loro a pulirle? sarebbe bello percorrere quelle strade oggi e trovare i nomi di tanti amici e fratelli invece c’è solo il piatto grigio.

se qualcuno vuole ascoltare altre storielle può fare un giro Sabato 14 gennaio ore 18, al BRUDIES MILANO c’è il “WRITERS’ BENCH” un evento dedicato a scambio di aneddoti e bozzetti 🙂

se riesco passo pure io,

Yo!

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