La Scuola, i Lego e altre creature leggendarie

Ho ricevuto da scuola la comunicazione scritta della maestra (si, anche se mi rifiuto di accettarlo si chiama ancora nota..) in cui riferisce: YURI scrive su muri e pavimenti, all’ennesimo richiamo dice “per me è normale scrivere sui muri a casa”

Troppe cose vorrei scriverLe a riguardo, fosse figlio di poliziotto avrebbe giocato ad acchiapparello, invece.. 🙂 tuttavia lascerò il ruolo “insegnante – alunno” saldo per quanto possibile, per quanto mio figlio vorrà mantenerlo tale perchè devo lasciare a lui le sue mosse.

cosi ho fatto quando ha scritto di non lasciargli portare i lego a scuola (ma perchè?) io penso i Lego siano una cosa migliore da avere nelle scuole piuttosto di una “LIM” la lavagna luminosa su cui proiettano video di dubbio gusto mentre certamente provocheranno miopia ai nostri bambini.

tante altre cose vorrei dirLe però è giusto lasciare ai bambini il modo di misurare i ruoli e comprendere passo dopo passo, crescendo, perchè nella nostra società abbiamo tante incomprensibili cose da comprendere.

dal canto mio ricordo bene quando avevo consegnato alla “prof di Italiano” un tema in cui praticamente mandavo a “fanculo” lei, la scuola, il metodo d’insegnamento e il tema stesso cosi come l’anno scolastico in cui mi avrebbero bocciato l’ennesima volta perchè troppo incompatibile col mio percorso senza orari.

Giravo eclissato di giorno e sempre sveglio di notte, in quel periodo ero Artista, mica adesso.

Inseguivo il mio writing ad ogni ora, in ogni vicolo. Facevo quanto volevo senza compromessi senza badare alla forma e al giudizio ma solo provando a dare senso alla mia personalità in modo naturale segnando lo spazio e disegnando il mio tempo.

tutto il resto del tempo ho solo cercato di riassaporare quelle sensazioni.

le cose migliori si fanno quando si ha la possibilità e il tempo di farle e questo accade per lo più fuori dalle gabbie della società, del denaro, degli impegni, dai limiti degli orologi, dell’invecchiare.

in questo è maestro a mio avviso FLY, uno tra i pochi a potersi chiamare degnamente Artista, libero dal giudizio di un giornalista, dalle ingerenze di un brand oppure dalle aspettative di un conoscente, da quanto dice la gente, SENZA COMPROMESSI.

sarà un piacere averlo ospite mercoledì sera, nel mio laboratorio. Racconterà della nascita della cultura hip hop nella nostra zona, proprio trent’anni fà ad un angolo di piazzale Loreto.: C’era una volta l’XI blocco

Fughe rocambolesche, amicizie e imprevisti, energie, divertimento e passione. cosa serve di più ad una serata? maggiori informazioni qui di seguito dove Zero.eu ci ha dedicato una bella pagina: https://zero.eu/it/eventi/264107-cera-una-volta-lxi-blocco-flycat-da-fatto-da-yo,milano/

per partecipare bisogna comprare un prodotto ALEPH, disegnato da lui, posti limitati

FELPA (80€)

TOTE BAG (30€)

a proposito di artisti senza compromessi vorrei citare il nuovo album del mitico DEDA in cui tanti artisti moderni celebrano il debito di riconoscenza spingendo le giuste rime sulle sue giuste basi,

basta cominciare dal principio come l’ABC.

pensando ai pezzi dei Sangue Misto ascoltando i quali sono cresciuto “straniero nella mia nazione” trovo un parallelo col film “Autumn Beat”, appena uscito su prime, dove si fotografa la realtà in cui vivono i giovani mentre i genitori ascoltano meloni&co sperando di trattenere un po di passato nelle loro vecchie tv.

Come tra fratelli (in italia e altrove) stesse storie punti di vista diversi, mentre passano i cicli della vita e scopro le mia vista calare ma aumenta la forza dirompente ai miei figli.

questa foto l’ho fatta ieri sotto il mio tavolo, un posto dove si mette comodo Yuri quando vuole isolarsi, dove forse ha imparato a scrivere prima di iniziare la scuola e dove io trovo la mia ispirazione mentre lavoro. forse sbaglio a lasciarlo fare?

Gli errori fanno parte del percorso di artista quanto le sconfitte nella crescita di un calciatore e allora non capisco perchè celebrare solo le vittorie,

anzi io continuo a sbagliare apposta per imparare e quando posso vado a scrivere sui muri 🙂 qui sotto la recente murata fatta in via Ardissone a Milano assieme agli amici CAPRAS (esiste nome migliore per una crew di writers?)

sai cosa ti dico:

Bravo Yuri, hai sbagliato! oggi ti tengo a casa da scuola e andiamo a comprarci la millenium falcon della lego da montare alla faccia loro.

Yo!